IPPOCRATE

LA MEDICINA SCIENTIFICA


Ippocrate fondò la più importante scuola di medicina dell’antichità a Cos, in uno dei maggiori periodi di espansione e splendore della civiltà greca, dove la pratica medica era la massima integrazione tra la scienza, il sapere, e la tecnica, la conoscenza applicata.

L’importanza della scuola medica di Ippocrate risiede nel metodo da questa seguita nella cura delle malattie, la quale assume come punto di partenza l’analisi empirica dei sintomi, per procedere poi nell’attenta interpretazione razionale dei risultatiti dell’osservazione fino alla definizione della terapia adeguata.

Si può quindi notare come fosse importante la fase del riconoscimento dei segni della malattia. Ogni malattia veniva dettagliatamente catalogata, con la consapevolezza che non fosse possibile evitare un margine di incertezza, utilizzando sempre un approccio alla terapia di tipo probabilistico.

VISIONE UNITARIA DELL’ORGANISMO DA CURARE

Uno dei più grandi meriti della scuola di Ippocrate era quello di non perdere mai di vista la totalità del fenomeno della malattia o della salute, mantenendo sempre presente, sia nell’interpretazione dei segni sia nella cura, la totalità dell’organismo del paziente, tenendo anche conto dell’ambiente naturale e di quello etico-politico.

Un altro importante elemento era l’anamnesi, la ricostruzione della storia passata del paziente, la quale prevedeva un rapporto confidenziale e dialogico con tra il medico e il paziente, soprattutto nell’eventualità di malattie mentali.

La medicina ippocratica aveva quindi un approccio complessivo e dialogico della malattia, cercando di spiegare e curare il singolo organo, all’interno di una visione unitaria dell’individuo. Infine, la terapia era considerata come la prova della validità della diagnosi, ovvero della corretta interpretazione dei sintomi, la quale doveva avvenire in un rapporto interpersonale sereno, basato sulla collaborazione tra il medico e il paziente.

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